Cerca nel blog

venerdì 19 ottobre 2012

Il "treno" e il tragitto Alghero-Sassari

L’articolo del giornalista Massidda, pubblicato mercoledi 17 ottobre sulla Nuova Sardegna, offre, più che spunti e idee, una conferma della mancanza di flessibilità rispetto i collegamenti fra una città e l’altra, nello specifico la situazione del trasporto locale su rotaia fra Alghero e Sassari. Considerando il fatto che il caro benzina ha inevitabilmente cambiato il modo di spostarsi da un luogo all’altro, orientando il baricentro più su un utilizzo dei mezzi pubblici rispetto al passato per questioni lavorative, scolastiche o di altro tipo, non si può rispondere in termini politici a questo problema con il silenzio assoluto da parte degli organi istituzionali. Nell’articolo del giornalista una conferma di questo spostamento sempre più crescente verso i mezzi su rotaia, è dato semplicemente dal numero di abbonamenti venduti, da 138 nel 2010 a 217 nel 2012. Visto il repentino aumento dei pendolari che usufruiscono di tale servizio, il Sindaco si attivi in Regione attraverso l’assessorato dei trasporti per l’ammodernamento delle motrici per il tratto Alghero-Sassari, rinunciando finalmente a treni degli anni 50(la littorina), con mezzi moderni ed efficienti, al fine di ridurre prima di tutto la durata del viaggio(fino ad oggi ci si mettono circa 40 minuti se va bene), ma anche garantire di fatto un confort minimo ai pendolari, tutt’oggi carente o pressoché nullo, basti pensare alla mancanza di riscaldamento all’interno dei vagoni durante l’inverno, per non parlare quando arriva la stagione estiva.
Tutto ciò nel 2012, per una città turistica come Alghero, non se lo deve permettere.
Sarebbe auspicabile che il Sindaco pensasse anche a queste problematiche di non poco conto, oltre che del legittimo equilibrio politico interno.

lunedì 1 ottobre 2012

...e Alghero è ancora in campagna elettorale...

La campagna elettorale e la conseguente elezione del Sindaco Lubrano è passata da un po’, ma a quanto pare il trend non sembrerebbe cambiato in termini di annunci più o meno propagandistici. In questo inizio di legislatura si pensava in primis da parte della maggioranza e successivamente da parte dell’opposizione di un atteggiamento responsabile e propositivo attraverso idee e proposte, ma tutto questo è stato disatteso, lasciando spazio e tempo a discussioni sulle nomine e posizioni nei vari enti a disposizione. Occorrerebbe maggiore responsabilità politica da parte di tutto il consiglio comunale ma per ora tutto ciò è stato disatteso. Nel programma di Lubrano, tanto per citare un punto dell’agenda programmatica, si parla di aree artigianali e di porto, si dice ad esempio che “San Marco, Ungias, Galante, saranno ampliate e dotate di collegamenti per rafforzare la vocazione verso le tecnologie e i servizi avanzati”. Si parla del porto che “ha bisogno di servizi, dell’ottimizzazione degli spazi portuali e del coinvolgimento di tutti gli operatori, club, marinerie, associazioni.” . Non mi pare che esse siano all’ordine del giorno del consiglio comunale o comunque per lo meno prese in dovuta considerazione. Perché invece non si pensa di spostare tutte le imbarcazioni alle quali occorre manutenzione a San Marco, considerando la grande disponibilità di spazio e strutture tutt’oggi abbandonate(vedi ex Sardinia Cristal), fornendo prospettive di crescita per il porto e la zona industriale? In primo luogo le opere di manutenzione verrebbero svolte in spazi adeguati e idonei, in secondo luogo aprirebbe nuove opportunità di lavoro per la costruzione di nuovi stabili e nuovi possibili cantieri per piccole-medie imbarcazioni. Questo significherebbe nuova forza lavoro e nuove prospettive strategiche per un futuro a medio-lungo termine.
Quel che serve ora, a livello locale, fino ad arrivare al nazionale è il senso di responsabilità, ma al momento le discussioni e i pensieri sono rivolti ad altro.